Giovedì 5 giugno 2025 alle ore 18 presso l’Istituto centrale per la grafica di Roma è stata inaugurata la mostra
Strand – Zavattini. La fotografia è un ponte, curata da Francesco Faeta, Maura Picciau e Silvia Trisciuzzi.
La mostra espone un’acquisizione attuata dall’Istituto nell’ambito del progetto
Strategia fotografia 2023: un corpus di opere fotografiche e documenti, provenienti dall’archivio di Arturo Zavattini, incentrato sulla collaborazione tra
Paul Strand, maestro della fotografia americana, e
Cesare Zavattini, padre del Neorealismo. Un progetto comune che sfociò nel celeberrimo libro fotografico
Un paese, uno dei primi e più influenti libri fotografici italiani, oggi considerato un
punto di svolta nella fotografia documentaria.
Come spiega la direttrice dell’Istituto centrale per la grafica Maura Picciau:
«La mostra Strand/Zavattini ricorda e celebra, a 70 anni dalla pubblicazione del libro Un paese, l’amicizia e la condivisione d’intenti del fotografo americano e del nostro scrittore. Il volume ha lasciato una fondamentale eredità nella fotografia italiana successiva, i suoi presupposti culturali e sociali restano validi e forti. Nella nostra lingua il termine paese rimanda a villaggio e a nazione. Luzzara, borgo padano semplice e certamente non da cartolina, diventa così, a partire dal caso particolare di una società rurale tipica e caratteristica, emblema dell’universalità del vivere, del mondo.»
Protagonista di
Strand – Zavattini. La fotografia è un ponte è il rarissimo
Portfolio Four, una raccolta di dieci scatti in bianco e nero realizzati da Strand in diversi luoghi, dalla Sicilia ai Pirenei, dalla Francia all’Egitto: in sostanza una sintesi del lavoro del fotografo americano dal 1950 al 1973, attraverso alcune tappe fondamentali della sua ricerca visiva.
Portfolio Four è considerato una sorta di testamento artistico, perché curato dal fotografo stesso fino agli ultimi giorni della sua vita e pubblicato postumo. In mostra le stampe originali sono accompagnate da testi dalla moglie Hazel Kingsbury e da una prefazione di Cesare Zavattini, oltre a documenti d’archivio, come il carteggio tra lui e la Fondazione Strand.
Due sezioni della mostra sono poi dedicate alla genesi di
Un paese, a partire dalla documentazione fotografica realizzata da Strand nel 1953 a Luzzara. La prima sezione espone una serie di stampe fotografiche tratte dalla prima tiratura originale e donate a Cesare Zavattini. Alcune sono inedite, altre testimoniano il momento in cui il fotografo sperimentò l’uso del piccolo formato, esplorando nuove soluzioni espressive.
Una seconda sezione propone scatti di Arturo Zavattini, figlio di Cesare, che nel 1953 ritrasse il padre insieme a Strand da testimone diretto e partecipe di quella particolare esperienza creativa, raccontata in un filmato proposto in mostra.
Entrano a far parte delle collezioni dell’Istituto, e chiudono il percorso espositivo, dieci scatti realizzati da Arturo Zavattini a Tricarico in Lucania, nel giugno del 1952, durante la celebre spedizione etnografica condotta da Ernesto de Martino e stampati in occasione della mostra a partire dai negativi originali.
La mostra
Strand – Zavattini. La fotografia è un ponte è aperta dal 5 giugno al 20 luglio e dal 9 al 28 settembre 2025, da martedì a domenica all’Istituto centrale per la grafica di Palazzo Poli a Roma.