A MATTEO GARRONE LA TARGA ZAVATTINI
Il 12 novembre 2025 il regista Matteo Garrone è stato ospite della Multisala Novecento di Cavriago nell’ambito del Reggio Film Festival, quest’anno dedicato al tema del proibito.
Nel dialogo con il pubblico, Garrone ha ripercorso il proprio percorso artistico, raccontando come il suo metodo di lavoro si muova tra scrittura, set e montaggio, e come sia cambiato nel passaggio dal cinema indipendente alle produzioni di più ampia scala. Ha spiegato che il suo cinema mira a riportare alla luce ciò che la società tende a rimuovere — il corpo, il desiderio, la violenza, la migrazione — restituendolo a una dimensione profondamente umana e fragile.
Uno spazio significativo è stato dedicato a "Io Capitano", Leone d’Argento a Venezia 2023, che Garrone definisce una delle sue opere più care: un viaggio di formazione in cui realismo e visioni oniriche si intrecciano per tradurre in immagini i traumi del protagonista. Il regista ha sottolineato la grande spontaneità degli interpreti, che recitavano in wolof senza conoscere la sceneggiatura, e ha ricordato il valore etico del progetto, poi portato nelle piazze africane attraverso il caravan-cinema di CineMovel.
Il direttore artistico Alessandro Scillitani e lo storico del cinema Nicola Bassano hanno evidenziato come l’opera di Garrone incarni pienamente il tema del proibito, muovendosi in equilibrio tra realtà e immaginazione e riportando alla superficie ciò che di solito resta nascosto. Nel suo sguardo, così come nella proposta culturale del Festival, il proibito diventa uno strumento di conoscenza e un invito a osservare la realtà con occhi rinnovati.
Durante l’incontro, intitolato appunto “Dalla parte del proibito”, a Garrone è stata consegnata la Targa Zavattini, riconoscimento che celebra il suo legame artistico e ideale con Cesare Zavattini e la tradizione del Neorealismo italiano.
«Zavattini è stato uno dei maestri dei miei genitori — racconta Garrone — e io stesso mi sono formato attraverso il suo cinema neorealista. Come regista contemporaneo, cerco sempre di costruire un ponte con i grandi maestri del passato: sono debitore dei capolavori che ci hanno lasciato».
La serata si è conclusa con la proiezione di una selezione di cortometraggi internazionali.