A Bibbiano è andato in scena “Monologo in briciole”
“Monologo in briciole” è uno spettacolo ideato, diretto e interpretato da Vittorio Franceschi, costruito a partire da una selezione di testi di Cesare Zavattini.
L’attore compone un’unica trama a partire da frammenti eterogenei – racconti, poesie, pagine di diario, annotazioni malinconiche e raccontini surreali – creando un percorso che alterna leggerezza e profondità, ironia e dolore. Lo spettacolo conduce lo spettatore attraverso temi centrali della poetica zavattiniana: l’infanzia, la famiglia, l’amore, la guerra, il senso religioso, la fragilità dell’uomo e la sua inesauribile capacità di immaginare. Sul palco tutto è ridotto all’essenziale: una sedia, un tavolo sommerso da fogli, libri e carte in disordine. Questa scenografia apparentemente semplice diventa metafora del caos creativo dell’autore, mentre Franceschi, unico interprete, riempie lo spazio grazie alla forza della voce, del corpo e di pochi oggetti, producendo anche gli effetti sonori direttamente in scena.
Il risultato è un viaggio teatrale intimo e coinvolgente che trasforma le “briciole” dell’opera di Zavattini in un universo coerente e vibrante. Emergono i paesaggi della “bassa” emiliana, i personaggi minimi e quotidiani, le immagini surreali e i momenti di tenerezza che caratterizzano la sua scrittura. Franceschi restituisce così il “pianeta Zavattini” come un diario di viaggio poetico e civile, capace di parlare del nostro tempo tanto quanto del passato.
La rappresentazione, ospitata al Cinema Teatro Metropolis di Bibbiano (RE), ha conquistato il pubblico grazie alla sua semplicità potente e alla capacità di trasformare frammenti sparsi in un racconto umano e universale, confermando che anche le briciole possono comporre un mondo intero.
Un momento dello spettacolo