Un rapporto fruttuoso e intenso all'insegna del cosmopolitismo, tra cultura, arte e spettacolo.
Nel corso della sua lunga esistenza Cesare Zavattini ha avuto contatti con un numero elevatissimo di artisti e letterati. Molti di questi appartenevano agli ambienti cosmopoliti del mondo artistico e culturale ebraico. Si trattava di attori, registi, produttori cinematografici e letterati, fotografi e pittori, europei e americani. Scorrendo le biografie dei singoli, oltre ad emergere in controluce frammenti delle travagliate vicende (pogrom, leggi razziali e shoah) che hanno caratterizzato l’ebraismo contemporaneo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, sono affiorati qua e là aspetti assai poco noti o del tutto inediti dell’attività artistica zavattiniana.
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